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Girando per sagre in Toscana nel mese di luglio, fra nomi buffi, piatti tipici, tradizionali e tanta allegria. Eccone 6 da non perdere per nessuna ragione
Le 6 imperdibili sagre in Toscana nel mese di luglio hanno nomi buffi, come quella della Ranocchiocciola, o più veraci, come la sagra del Papero e del Cinghiale. Comunque sia, si svolgono tutte in località turistiche molto belle (o adiacenti a esse) e si mangia benissimo, e sempre a chilometro zero. Ce n’è per tutti i gusti: dalle ranocchie fritte alla carne alla brace, dalle torte co’ bischeri ai tordelli della Versilia, dal cacciucco alle fritturine miste, dalle salsicce al metro alla panzanella. Dalla provincia di Firenze a quella di Lucca, passando per Pisa e poi giù fino a Grosseto, ecco gli eventi da non perdere, per gustare la vera cucina toscana in buona compagnia.
Le imperdibili sagre in Toscana nel mese di luglio
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Sagra della Ranocchiocciola
Nel nome, buffo, c’è tutto il programma. Impossibile non capire cosa si può gustare alla Sagra della Ranocchiocciola: protagoniste indiscusse dell’evento sono, infatti, le rane e le chiocciole. Siamo a Massarosa, Lucca, e la seconda parte della sagra sarà dal 18 al 28 luglio (la prima dal 5 al 14). Ce la racconta Elisa Santini dell’Associazione Fratres, gruppo di donatori di sangue del luogo che la organizza. «È al parco Sterpeti, in una zona ben attrezzata. C’è una struttura fissa con le cucine e poi un tendone con i tavolini e la pista dove si balla sia il liscio sia la musica da discoteca per andare incontro ai gusti di tutti». A proposito di gusti, qui, dicevamo, si mangiano le ranocchie fritte e le chiocciole in umido, ma anche il cacciucco, le fritture miste, i tordelli con il ragù (tipici tortelli lucchesi), le grigliate di carne e poi crostate e gelati.
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Sagra della Ranocchiocciola
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Sagra del Pinolo
Il pinolo, prezioso e gustosissimo. In Toscana abbonda tanto che, proprio a lui, è dedicata una sagra intera. È la Sagra del Pinolo di San Piero a Grado, proprio alle spalle di Marina di Pisa (dal 12 al 14 luglio). «La manifestazione riparte, con la sua quarantesima edizione, dopo quattro anni di stop» ci racconta, con orgoglio, Roberta Orsini, una delle organizzatrici, «grazie all’impegno di tutti». Ovviamente abbondano i pinoli in tutte le salse: dalla pasta al pinolo («che non ha nulla a che fare con quella al pesto») alla torta co’ bischeri alla pinolata (con uno stand dedicato ai dolci). Ma poi ci sono tanti altri sfizi: le zuppe, la pasta al ragù, la carne alla brace, le bruschette e il prosciutto e “popone” (come chiamano qui il melone). Il ristorante ha una parte all’esterno e una al coperto, per andare incontro a ogni esigenza.
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Sagra del Pinolo
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Sagra della Quercia
Nel comune di Seravezza, Lucca, ad appena due chilometri da Forte dei Marmi, c’è una piccola frazione immersa nel verde, Querceta. Proprio qui ancora dall'11 al 14 luglio (la manifestazione è iniziata a fine giugno) si terrà La Sagra della Quercia. È organizzata dall’omonima contrada del Palio dei Micci, manifestazione molto sentita da queste parti che, solitamente, si tiene a maggio. «Il piatto “re” saranno i tordelli» ci racconta Chiara Nicolai, responsabile della sagra, «sono i tipici ravioli di carne alla toscana (tipici della Versilia e della lucchesia, ndr) ripieni di ciccia e conditi con il ragù». Poi ci saranno le grigliate, sempre di carne, le polpette, i primi e le fritturine di pesce. La domenica: zuppa di mare. Molto gettonati il cocktail bar e il chiosco dei dolci. E poi qui è tutto molto comodo: il servizio è ai tavoli all’aperto su ordinazione.
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Sagra della Quercia
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Festa della Salsiccia al Metro
Qui i panini sono su misura: si va dai 30 centimetri ("Io & lei") ai 50 ("Il mezzo metro") al metro ("Dell’amicizia"). Il semplice panino alla salsiccia invece si chiama “Ernesto”, dal nome del macellaio che fornisce la carne alla manifestazione. Siamo a Careggine, Lucca, alla Festa della Salsiccia al Metro che si tiene dal 26 al 28 luglio. Ce la racconta Elisa Corsi, consigliera comunale con delega alle manifestazioni, al turismo e al commercio. «Siamo accanto a una tensostruttura, così la sagra che può esserci anche in caso di pioggia. Oltre ai panini ci sono anche la pasta al ragù, con base salsiccia ovviamente e, fra i secondi, salsiccia e fagioli. Novità di quest’anno: il “Ciccia Bomba”, una bomba di pane ripiena di bombe di salsiccia al pomodoro». Durante le tre serate ci saranno musica dal vivo e dj set. Per i più piccoli ci sono un menù dedicati e un parco giochi annesso alla struttura.
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Sagra della Tagliatella al Cinghiale
Una sagra divertente ospitata, da una ventina d’anni, in un bel parco (Ex Idroscalo) e tutta dedicata a uno dei piatti più famosi della Toscana: la tagliatella al cinghiale. È ad Orbetello, Grosseto, dal 27 luglio al 3 agosto, e ce la racconta Annamaria Schimenti, presidentessa del circolo bocciofilo cittadino che la organizza. «Si guastano le tagliatelle, ovviamente, ma anche i tortelli maremmani, le penne all’arrabbiata, il cinghiale in umido con le olive, le grigliate miste e le panzanelle, l’acqua cotta e tanti dolci fatti in casa». Al bocciofilo c’è anche la pedana per ballare. «Ci sarà musica dal vivo tutte le sere: dal liscio ai balli caraibici, dalla disco al tango argentino» conclude.
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Sagra del Papero e del Cinghiale
Nel giardino del circolo Arci di Cerreto Guidi, Firenze, fino al 21 luglio, si tiene la Sagra del Papero e del Cinghiale, un modo per mettere insieme due grandi specialità toscane da celebrare, nel piatto, ogni sera (tranne il lunedì). «Ci sono le pappardelle al papero o al cinghiale» racconta Renato Picchi, responsabile della manifestazione, «e poi le penne, sempre a tutti e due, la carne arrosto, di maiale e di vitello e, come dolci, i cantucci con il vin santo». La sagra dispone di una terrazza belvedere molto scenografica e ha una bella storia alle spalle. «Rievochiamo la battitura del grano che veniva fatta ai primi di luglio. Per festeggiare l’evento le massaie preparavano le pappardelle al papero che poi venivano servite a tutti i lavoratori in una grande cena in comune» conclude Picchi.