La General Atomics International (GAI) era una società prebellica specializzata in robotica industriale, energia, armi e software fino alla Grande Guerra.
Panoramica[]
Uno dei più importanti produttori di robotica industriale al mondo, General Atomics è stata una delle prime aziende a introdurre sul mercato robot moderni, a partire dal modello Mister Handy nel 2037, come unità di costruzione e manutenzione per scopi generali. Utilizzato ampiamente sia sul mercato americano che su quello messicano (specialmente dopo il terremoto di Città del Messico del 2042), era un design robusto e affidabile, che ha ricevuto solo un importante aggiornamento hardware nel 2039, per eliminare un bug che causava interferenze nel funzionamento delle multiple braccia.
Sebbene il modello abbia avuto un enorme successo, era ancora un progetto radicato nella tecnologia degli anni 2030, con un cervello positronico compatto che non era in grado di apprendere o eseguire compiti complessi senza una programmazione estesa. Negli anni '70 del XXI secolo, era un automa circondato da progetti più avanzati che utilizzavano reti neurali all'avanguardia. Per mantenere la propria quota di mercato, General Atomics ha stipulato una joint venture con la RobCo Industries, combinando il proprio talento con l'esperienza di General Atomics nella robotica. Il modello risultante è stato un design elegante ed elegante in grado di auto-programmazione e iniziativa, oltre a compensare il dimezzamento del numero di braccia a sole tre. Nonostante la sua raffinatezza, era anche conveniente, rendendolo il perfetto robot domestico. Il successo della joint venture ha portato l'esercito degli Stati Uniti a sfruttare GAI e RobCo per creare Liberty Prime intorno al 2072 e guidare la creazione di Robobrains presso il Robotics Technology Facility RB-2851 a Boston, Massachusetts.
Oltre ai loro robot, GAI produceva anche reattori nucleari per vari scopi, come fornire alimentazione di backup per i vault (ad esempio il Vault 13), deviatori di onde / particelle per armi laser, e persino sperimentato reti automatizzate per robot onde mantenere una struttura in modo indipendente. Tuttavia, il loro sistema di gestione direttoriale si è rivelato un disastro, provocando numerosi decessi alla General Atomics Gallery che hanno portato alla chiusura della struttura fino a quando gli aggiornamenti del firmware non potevano essere consegnati ai robot interessati. Le vittime includevano il supervisore umano che era legalmente obbligato a essere presente sul posto. Il fatto che la società non sia fallita può essere ricondotto alla loro politica ufficiale di corrompere i sopravvissuti, convincendoli a mantenere il silenzio (chiamata "liquidazione finanziaria immediata" nel linguaggio aziendale).]]