Night in the Woods - Recensione

At the end of everything, hold onto anything.

Night in the Woods - La recensione

Quando ho scoperto dell’esistenza di Night in the Woods, la campagna Kickstarter per finanziarlo si era conclusa da parecchio e la gente si era già lamentata svariate volte dei continui rimandi che hanno visto la sua uscita spostarsi dall’iniziale gennaio 2015 al febbraio del 2017. Insomma, non ho vissuto la fastidiosa e frustrante sensazione da “questo gioco non uscirà mai” che sembra aver accompagnato i parecchi giocatori rimasti affascinati da questo progetto. Gli anni di attesa giustificati dalla promessa che avrebbero avuto tra le mani un gioco più ricco, completo e rifinito nei minimi dettagli hanno fatto alzare le aspettative di chi era in attesa del gioco, che ha anche potuto farsi un’idea di quello che sarebbe stato Night in the Woods grazie all’uscita di Longest Night e Lost Constellation, due supplemental game con lo scopo di iniziare il giocatore alle atmosfere e le meccaniche del gioco definitivo.

Come dicevo, avendolo scoperto a relativamente poco tempo dalla sua uscita, non è il mio caso: mi sono avventurata nella cittadina di Possum Springs senza aspettative maturate nel tempo e fondamentalmente quasi ignara di quello che avrei trovato. Non posso dire di essere rimasta delusa al 100%, ma senza dubbio quello che mi ha accolto non era quello che avevo previsto.

È facile capire perché Night in the Woods abbia velocemente attirato l’attenzione di così tanti giocatori (basti pensare nel 2013 è riuscito a raggiungere su Kickstarter l’obiettivo di 50.000 dollari in sole 26 ore, arrivando a guadagnarne in totale 200.000), tra cui la mia. La prima cosa che balza all’occhio è infatti lo stile grafico accattivante che lo caratterizza e gli dà una personalità unica: contorni netti che fanno sembrare tutti gli elementi quasi dei ritagli di carta, forme semplici, quasi puerili, colori piatti dalle tonalità autunnali. E naturalmente animali antropomorfi. Questo aspetto è stato senza dubbio determinante per Night in the Woods che, come molti altri giochi indie, svetta in primis per via della sua grafica particolare e decisamente vincente, gli stessi aggettivi che si potrebbe utilizzare anche per quanto riguarda la musica che accompagna l’avventura.

La colonna sonora ha un ruolo estremamente fondamentale in questo titolo, essenzialmente perché non c’è doppiaggio di alcun tipo e tutti i dialoghi vengono presentati in forma esclusivamente scritta all’interno di nuvolette, accompagnati da brevi suoni che seguono la comparsa delle lettere su schermo. Quindi le melodie composte da Alec Holowka, designer del gioco nonché fondatore del piccolo studio Infinite Fall insieme a Scott Benson, sono ciò che il giocatore sente per la quasi totalità del tempo. Ho apprezzato incredibilmente tutte le tracce della colonna sonora, che cambiano seguendo i ritmi della cittadina di Possum Springs alternando sonorità da carillon a giri di basso decisamente più aggressivi.

Come dicevo all’inizio, ho affrontato Night in the Woods quasi ignara di quello che mi avrebbe offerto. Il “quasi” è doveroso, perché naturalmente sono andata alla ricerca di qualche informazione su questo gioco, essendone stata così incuriosita fin da subito. Leggendo la sinossi della trama di Night in the Woods, curiosità e interesse sono aumentati ulteriormente perché ho scoperto che ci sarebbe stato un forte contrasto tra l’aspetto e le sonorità, caldi e confortanti, e la storia, dalle premesse malinconiche e da quello che si preannunciava uno sviluppo dai toni misteriosi e oscuri. La protagonista dell’avventura è infatti la ventenne Mae Borowski, che decide di lasciare il college per tornare nel suo paese natale, Possum Springs, dopo anni di assenza. Qui, oltre a doversi scontrare con il fatto che le cose e le persone cambiano con il tempo, dovrà anche fare i conti con gli indecifrabili sogni che tormentano le sue notti e una serie di eventi misteriosi che si verificano nell’apparentemente tranquilla cittadina.

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Night in the Woods

Finji Games | 21 Febbraio 2017
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